La condivisione e il confronto possono essere strumenti di crescita formidabili. Alcune esperienze, alcuni sentiti, possono emergere nella loro limpida immediatezza solo nel contesto di un gruppo costituito da persone che condividano obiettivi simili di crescita.
Specie se credi di avere un’indole timida e solitaria, questo tipo di percorsi -che pure mantengono un atmosfera raccolta- potrebbero essere un’ottima occasione per vivere quegli aspetti che solo un cerchio può dare.
Invece, se ritieni, che un percorso individuale ti sia più congeniale o se pensi che ti piacerebbe unirlo a queste esperienza di condivisione, ti suggerisco di guardare anche quello che possiamo fare grazie alla Tecnica Medianica Ascolto.
Questi percorsi sono aperti a uomini e donne. Sono stati creati con altre professioniste perché credo nel valore profondo della condivisione e della collaborazione, e della creatività e dell’arte come mezzo per ritornare alla propria matrice originale.
Gli incontri di questi percorsi si tengono sia presso lo Spazio Ascolto in via Zarotto, 94 a Parma che in natura, in via Bombodolo, 14, Noceto (PR).
Le date aggiornate dei percorsi di gruppo si trovano sulla mia pagina Facebook.
Seguimi per non perderti gli aggiornamenti!
Se preferisci, puoi contattarmi tramite email all’indirizzo anto.azzali@libero.it.
Dal simbolo al rito
Laboratorio condotto con I.Gerbella - Regista.
Il mondo incantato
Laboratorio condotto con F.Nelli - Professional Coach.
La scelta: Il linguaggio simbolico e elementi utili della propria fiaba
La fiaba: sperimentare come siamo in relazione con la fiaba
L’obiettivo/i : come la fiaba aiuta ad individuare ciò che si vuole
Il focus: individuazione di ciò che si vuole utilizzare nella quotidianità
La sperimentazione: piano di azione per vivere la propria crescita
La celebrazione dei risultati: per se stessi e per gli altri
Teatro e Antropologia
Laboratorio condotto con I.Gerbella - Regista.
Il laboratorio si muove su più piani dal traning attoriale, all’improvvisazione, al riconoscimento simbolico delle scelte dei personaggi e dell’agire della scena.
Grazie al lavoro teatrale legato all’antropologia, la quale studia i rapporti dell’attore con i gesti da lui agiti sulla scena, si arriva come spiega Eugenio Barba al “(…) comportamento scenico pre-espressivo che sta alla base dei differenti generi, stili, ruoli e delle tradizioni personali o collettive”.
Dunque un viaggio onirico verso la matrice di noi stessi.
Hai dubbi o domande? Scrivimi!
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